di Silvio Sarno Presidente ANCE Avellino
Questo Consiglio Generale, sin dal giorno del suo insediamento, ha operato muovendo dal convincimento che per restituire centralità e protagonismo al settore delle costruzioni nelle dinamiche di sviluppo e di programmazione dei territori sarebbe stato necessario, in primo luogo, allargare la prospettiva dell’associazione.
Lavoriamo ogni giorno, dal primo giorno, con l’obiettivo di parlare non solo ai nostri associati, al nostro settore, ma ai territori nella loro complessità, con l’obiettivo di contribuire concretamente alla rigenerazione dell’agenda provinciale, alla costruzione di una visione organica d’Irpinia proiettata ai prossimi lustri e ai prossimi decenni, nella consapevolezza che ci resta poco tempo per vincere la sfida della modernità, una sfida a cui nessuno può pensare di sottrarsi.
È ancora lontano il tempo dei bilanci ma ripercorrendo il tragitto sinora compiuto i risultati ottenuti alimentano le ragioni della nostra ambizione.
Conoscere per deliberare, ammoniva Einaudi.
Questo il dogma che orienta il nostro agire sin dal principio, perché il nostro dovere è innanzitutto quello della proposta.
E per proporre occorre conoscere. Ecco perché formazione e informazione rappresentano le leve cardine della nostra attività associativa: formazione e informazione interna, che significa anche e soprattutto standardizzazione e proceduralizzazione delle attività (pensiamo all’ottenimento della certificazione di qualità ISO 9001:2015), miglioramento dei processi informativi volti alle imprese, continuità nei processi di formazione e aggiornamento. Quindi comunicazione, che significa presidio dell’agenda dei territori, costante dialogo con tutti gli anelli della filiera istituzionale, con il tessuto associativo e produttivo, dunque ricerca, approfondimento, elaborazione di proposte a servizio dei decisori pubblici.
Da qui discende la rinnovata centralità che oggi viene riconosciuta all’associazione dall’universo mediatico territoriale, da qui discende la rinnovata capacità di ANCE di stare nei processi, di incidere sul piano dell’interlocuzione istituzionale, di dialogare con i centri del sapere, con le altre associazioni di categoria.
La sublimazione della nostra visione va certamente ricercata nell’affidamento di un ambizioso progetto infrastrutturale ferroviario e tramviario allo studio Smith Barracco, funzionale a connettere su ferro la città di Napoli e il capoluogo irpino per ricollocare l’area vasta avellinese, ridotta ad enclave, al centro del sistema trasportistico regionale e meridionale. Un progetto che è stato presentato agli associati, alla stampa locale, che ha smosso le coscienze e che ha trovato sostegno e approvazione, sul quale stiamo continuando a lavorare, coltivando una continua interlocuzione con i territori e con i più alti livelli istituzionali.
Una proposta progettuale necessaria per l’Irpinia e per la Campania, perché funzionale ad avvicinare il pieno dell’area metropolitana ormai implosa al vuoto delle aree interne, a determinare le condizioni per il necessario riequilibrio demografico della regione, riequilibrio delle funzioni, dei flussi, delle vocazioni dei territori di cui si compone.
Questa è la vera sfida che siamo chiamati a vincere per sottrarre questa terra all’agonia della marginalità e della desertificazione sociale, economica e demografica, una sfida che sarà centrale nel dibattito pubblico provinciale e regionale già a partire dall’imminente campagna elettorale per le regionali.
Ma se siamo stati in grado di porre in cima all’agenda dei territori questa prospettiva, l’unica possibile per strappare Avellino e la sua area vasta dall’isolamento, per porre a servizio della Campania e del Mezzogiorno peninsulare la centralità logistica di questo pezzo d’Irpinia, è perché abbiamo saputo ricostruire la credibilità dell’associazione agli occhi del settore, in primo luogo degli associati, quindi all’esterno.
Non è questa la sede per elencare tutti i tavoli a cui abbiamo portato contributi e proposte, il lavoro svolto sulla legalità del settore di concerto con la Prefettura, il dialogo continuo con gli ordini professionali, gli investimenti e i passi avanti fatti sulla trasparenza, il contributo che abbiamo garantito sul terreno della programmazione strategica.
Penso alla partecipazione ai tavoli tematici promossi durante la fase di ascolto e di partecipazione del PRIUS della città di Avellino che ci ha consentito di presentare proposte per il futuro riassetto urbano, penso alle proposte presentate alla Variante del Puc di Ariano Irpino in vista del ruolo strategico che sarà acquisito al termine dei lavori della Stazione Hirpinia, penso al dialogo con le organizzazioni sindacali e con gli enti paritetici, Cassa Edile e Formedil, agli accordi sull’evr, al contratto integrativo e al recentissimo accordo sulle premialità alle imprese. L’elenco sarebbe troppo lungo.
Il futuro è tutto ciò che ci riguarda e in tale prospettiva va letto anche il nuovo corso avviato dal nostro gruppo Giovani, in primo luogo sui temi della sostenibilità, che nei mesi e negli anni a venire assumerà crescente centralità nelle dinamiche associative, perché sulle gambe delle nuove leve camminerà l’avvenire che oggi stiamo immaginando, perché sono loro, inevitabilmente loro, il motore di ANCE.
Il tempo cha abbiamo davanti impone sfide complesse ma possiamo immaginare di affrontare e vincere solo pensandoci come parte di un tutto, solo con il coraggio di guardare oltre il domani imminente. Questa è la consapevolezza che orienta il nostro cammino. Siamo solo all’inizio ma sappiamo di essere sulla strada giusta.


